venerdì 29 aprile 2011

I tre denti dell'abisso

Tre denti per mordere e succhiare il sangue silente della notte che non mi da pace. Castelli di rabbia dei cui mattoni continuo ad ammonticchiare scorte attorno, la pressione che non riesco a reggere più e che mi trasforma in un animale alimentato solo dall'odio. Odio che questa stupida bestia non è mai riuscita ad allontanare da sè. Cosa chiama? Cosa vuole questo sangue infetto di sogni che mi scorre dentro le vene? Cosa vuole da me? E provo a razionalizzare, provo a mettere una riga per separare queste perturbazioni ma la bestia parla e sbatte i pugni sempre più assetata. Basterebbe così poco per avere una giustizia col sapore della vendetta. Rapida ma non certo indolore, perderei tutto e la bestia sarebbe finalmente sazia. Ma non è giusto. Non è giusto che io rinunci a quel poco che ho, alla fine avrebbero davvero vinto loro. Così lotto contro di me e dentro ho due bestie furenti e senza ragione che si colpiscono tra loro. Però l'odio continua a crescere anche così, l'odio continua a crescere ed innalzare altri castelli di rabbia.

giovedì 28 aprile 2011

No ma dai...

"Precisazioni da Palazzo Chigi

28 Aprile 2001

In merito a quanto riportano erroneamente alcune agenzie di stampa, il Presidente Silvio Berlusconi si è ben guardato dall’esprimere un pronostico sullo scudetto al Milan anche per evidenti ragioni scaramantiche."

Fonte: http://www.governo.it/Presidente/Comunicati/dettaglio.asp?d=63402

Il Carro

Giocavi ad indovinare e così mi hai detto sorseggiando il tuo succo di fragola e vino - scegli, scegli una carta dai -. E' uscito il Carro e tu hai pensato fosse qualcosa di positivo ma non c'è mai niente di buono per quelli che hanno troppe cose da nascondere come me. Scegli tu il colore per ogni petalo che ho perso, han lasciato al loro posto tutte le spine perché quelle il vento non ha nemmeno provato ad inghiottirle così mai son volate via. Scegli il colore dai.

Κύριε ἐλέησον

Suoni degli schiavi del nostro tempo. Musica assordante di gente che respira a fatica e rincasa e non ha più idea di cosa resti della vita. Fatti i conti e tirate le somme quanta vita residua c'è? L'equivalente medio dello zucchero per addolcirci è ora il gusto della merda che ci dona lo spettacolo della società italiana inginocchiata ai suoi pentiti e ai suoi politici. Κύριε ἐλέησον ma Dio tascabile come le innumerevoli versioni della bibbia, Dio di carta come i soldi su cui sono stampati i tuoi occulti occhi... Dio perché ci hai abbandonato invece di strangolarci quando potevi? Perché?

mercoledì 27 aprile 2011

Precisazione

Non lo so ma ci penso così osservo questo livido nero sul mio petto. E’ solo quel che resta del mio cuore. Ma non fa male, non fa mai male strapparsi a forza l’anima dalla carne. Si smette anche di sanguinare, prima o poi. Solo che quel poi per me ha un gusto così strano. Come se avessi perso il sapore vero della vita. E inietto altro veleno nelle mie vene. C’è la cura. Hanno inventato la cura per non guarire mai. Un fulmine improvviso, si passa dal freddo al calore che brucia le vene e poi torna a muoversi veloce la vita degli altri attorno. Come un vampiro ho voglia, tanta voglia di nutrirmi di tutte quelle emozioni che non sono più mie. E allora profano le loro anime conducendone i corpi ad abbeverarsi del mio stesso malessere. Non servono canini per azzannare tutte le loro vite e succhiare la linfa che a me non accende il fondo degli occhi. Così sono diventato io stesso la morte,a piccole dosi e senza altre complicazioni. Come una vela tengo la direzione con la mia falce e conduco altre moltitudini a me. Io sono la morte degli altri.

martedì 26 aprile 2011

/usr/src/lifeware/undone

Ho smesso di credere perché il processo fede restava in esecuzione rubando solo troppe risorse senza risolvere le mie query. Ma non è stato sufficiente. La necessità di scelte radicali mi ha spinto a ricompilare il kernel e tutta la mia vita è diventata un flusso dati instabile.