Rispetto alla fede e alla libertà di pensiero, è interessante osservare come nel Proslogion (Fides quaerens intellectum) Anselmo d'Aosta si oppose alle censure in materia di fede. Scriveva infatti che gli Apostoli e i Padri non hanno detto tutto poiché la verità è troppo vasta per essere paragonata ai limiti dei mortali, così vasta da non poter essere esaurita.
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